A suscitare l'indignazione dei tutori della fauna aviaria è l'esercizio improprio della caccia nelle zone percorse dal fuoco, che nel caso del bosco gravinese equivalgono, secondo stime ormai confermate, a circa metà della superficie totale dell'area verde. Le doppiette, secondo la legge, dovrebbero quindi stare lontane da gran parte dei volatili di Difesa Grande, ma il divieto resterebbe lettera morta, secondo numerose testimonianze raccolte dalla Lipu, che parla della fitta presenza di cacciatori, impegnati a fare incetta di selvaggina, in barba alla normativa vigente .
Nell'invitare il sindaco Alesio Valente a far rispettare con un provvedimento ad hoc la legge 353/2000 e l'ordinanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 2007, che concedono la facoltà di individuare e isolare le zone boschive incendiate inibendole ad attività quali il pascolo e la caccia, e in attesa che il Corpo Forestale dello Stato trasmetta gli atti necessari al Comune per aggiornare il catasto delle aree percorse dal fuoco, gli attivisti dell'associazione ornitofila, insieme a Pronatura e alle Guardie per l'Ambiente, rinnovano la propria disponibilità a effettuare i necessari rilievi nelle zone devastate dall'incendio e a svolgere i controlli a cui sono autorizzati dalla legge. (Gravinalife.it)