I fatti sono sempre gli stessi: scarsa vigilanza, incendi boschivi, bracconaggio e centinaia di microdiscariche che crescono con gli abbandoni che i soliti disgraziati alimentano. Luoghi che non vedranno nessuna bonifica fino a quando, forse, qualcuno, carta, penna (e francobollo) segnala e tallona la Pubblica Amministrazione a fare il proprio dovere, il proprio obbligo di legge.
Nel frattempo i pneumatici esausti così rinvenuti (diverse centinaia, abilmente sparpagliati per non "pesare" troppo ...), in attesa del prossimo incendio, sono stati scaricati nei pressi dell'innesto della cosidetta mediana delle murge a pochi passi dove qualche mese fa furono scaricati ingenti quantità di rifiuti plastici (anche loro dati alle fiamme, in attesa di una bonifica che non è mai arrivata).
Chi sversa questi rifiuti ha certamente mezzi e, secondo i nostri dati, non si tratta assolutamente di un fatto isolato, ma di una questione ciclica e che si concentra stranamente sul territorio coratino e nei prossimi dintorni. Un fenomento che merita un pieno e scevro riscontro. Se da un lato la scarsa vigilanza non porta a nessun risultato soddisfacente non si può anche prendere atto anche dell'inesistente impegno che l'amministrazione pone sulla questione. Infatti, ogni volta, tutto come da copione, alla vigilia di importanti appuntamenti politici il Sindaco trova il colpo ad effetto per ricollocare l'ambiente al centro dell'agenda e per provare a scaldare gli animi intiepiditi dei cittadini sempre pronti ad a battergli le mani senza aver capito neanche cosa ha spiegato. Ma tanto non cambia e non cambierà nulla, perchè non deve cambiare nulla... Giusto?