Adesso ci sono sei imputati per una serie corposa di reati ambientali: aggressione alle lame naturali, assalto alle aree naturali protette, delitti colposi di pericolo, danneggiamento su cose di interesse pubblico, distruzione o deturpamento di bellezze naturali.
Sei imputati che il 21 giugno prossimo dovranno rispondere al Tribunale di Trani per la richiesta spiccata dalla Procura della Repubblica di rinvio a giudizio. Il primo gradino importante di una vicenda che vede l'Associazione nazionale Guardie per l'Ambiente come unica associazione individuata quale parte offesa dal reato, insieme alla Regione Puglia, al Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, all'Ente Parco nazionale dell'Alta Murgia.
La posizione più delicata è quella del Dirigente del Comune di Corato, Giuseppe AMORESE, che dovrà rispondere di abuso d'ufficio plurimo e di altri numerosi reati. Avevamo spiegato, scritto e dimostrato a lui e a tanti altri che non era come dicevano che fosse.
Chiaro che non ci aspettiamo che il Comune si costituisca parte civile, come la stessa Procura della Repubblica ha già indicato, perchè sarebbe l'ammissione di una politica urbanistica irrispettosa dell'ambiente e del territorio da parte dell'assessore all'urbanistica (il Sindaco PERRONE), ma abbiamo comunque già invitato formalmente tutti gli Enti a costituirsi in quello che abbiamo da sempre ritenuto il più devastante fenomeno di aggressione ambientale e paesaggistico della nostra città. E' i fatti (perchè crediamo solo hai fatti e alla verità) ci stanno purtroppo dando ragione.